mercoledì, Maggio 31, 2023

La piattaforma della cultura

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Già la chiamano la Netflix della cultura. Ma di che si tratta esattamente?

In sostanza, questa nuova piattaforma avrà come obiettivo quello di distribuire in streaming tutta la cultura e l’arte italiana nel mondo: dagli scavi di Pompei al Palio di Siena, da Capodimonte alla Mostra del cinema di Venezia, dai musei e le mostre di arte al teatro, ai concerti, al cinema, passando per la Visual art, le performance, gli Uffizi, la musica leggera, il turismo, l’ opera, il balletto o il territorio. Tutto con un sistema di ticketing, a cura di Chili (che già lo fa per i film al cinema o in streaming) per chi, ad esempio, voglia assistere alle opere o ai concerti al teatro alla Scala in presenza fisica o in streaming dall’estero, e poi la possibilità di acquistare merchandising (sempre grazie al know how di Chili), promozioni, vouchering, per una iniziativa che intende in primis aiutare tutto il comparto, fiaccato dal Covid-19 e dalle chiusure, e poi diventare una fonte di reddito alternativa, aggiuntiva e non sostitutiva, quando tutto tornerà alla normalità. 

Nasce quindi ufficialmente la Piattaforma della cultura voluta dal ministro dei Beni e Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini. Il consiglio di amministrazione di Cassa depositi e prestiti (CDP), infatti, ha dato il via libera alla costituzione di una nuova società che nascerà poi formalmente nei prossimi giorni nello studio di un notaio e che inizierà a operare, con le sue offerte commerciali, a partire dai primi mesi del 2021. La società che guiderà le operazioni della nuova Piattaforma cultura sarà controllata al 51% da CDP, che verserà nove milioni di euro, e al 49% da Chili, la piattaforma di streaming cinematografico che metterà un controvalore di nove milioni come know how, e in misura più piccola in contanti. Inoltre, la Piattaforma riceverà un importante finanziamento di dieci milioni di euro da parte del MiBACT, grazie a fondi stornati dal Recovery fund.

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Nasce quindi ufficialmente la Piattaforma della cultura voluta dal ministro dei Beni e Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini. Il consiglio di amministrazione di Cassa depositi e prestiti (CDP), infatti, ha dato il via libera alla costituzione di una nuova società che nascerà poi formalmente nei prossimi giorni nello studio di un notaio e che inizierà a operare, con le sue offerte commerciali, a partire dai primi mesi del 2021. La società che guiderà le operazioni della nuova Piattaforma cultura sarà controllata al 51% da CDP, che verserà nove milioni di euro, e al 49% da Chili, la piattaforma di streaming cinematografico che metterà un controvalore di nove milioni come know how, e in misura più piccola in contanti. Inoltre, la Piattaforma riceverà un importante finanziamento di dieci milioni di euro da parte del MiBACT, grazie a fondi stornati dal Recovery fund.

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Nasce quindi ufficialmente la Piattaforma della cultura voluta dal ministro dei Beni e Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini. Il consiglio di amministrazione di Cassa depositi e prestiti (CDP), infatti, ha dato il via libera alla costituzione di una nuova società che nascerà poi formalmente nei prossimi giorni nello studio di un notaio e che inizierà a operare, con le sue offerte commerciali, a partire dai primi mesi del 2021. La società che guiderà le operazioni della nuova Piattaforma cultura sarà controllata al 51% da CDP, che verserà nove milioni di euro, e al 49% da Chili, la piattaforma di streaming cinematografico che metterà un controvalore di nove milioni come know how, e in misura più piccola in contanti. Inoltre, la Piattaforma riceverà un importante finanziamento di dieci milioni di euro da parte del MiBACT, grazie a fondi stornati dal Recovery fund.

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