martedì, Dicembre 5, 2023

I Videogiochi sono Arte: decreto firmato dal ministro Franceschini

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Non che non lo sapessimo già, ma adesso arriva la conferma anche dal Ministro della Cultura Dario Franceschini che, in collaborazione con il Ministro dell’Economia Daniele Franco, ha firmato un nuovo decreto dove si afferma che i videogiochi sono considerati a tutti gli effetti dei beni culturali.

Grazie a questa importante novità quindi tutti i team di sviluppo italiani potranno godere di un credito d’imposta del 25% valido fino ad un milione di euro l’anno, con l’obiettivo ovviamente di promuovere con forza e convinzione lo sviluppo dei videogiochi nel nostro Bel Paese.

Il ministro ha dichiarato: “I videogiochi sono frutto dell’ingegno creativo ed è giusto che, analogamente a quanto avviene per il cinema e l’audiovisivo, possano ricevere un sostegno, se riconosciuti come opere di particolare valore culturale. In Italia il settore è in crescita esponenziale, con numerose start up di under 30 in grado di sviluppare prodotti di elevata qualità, attrarre le grandi produzioni internazionali e far crescere i giovani talenti. Si tratta di vere e proprie officine creative, che meritano ogni sostegno e possono contribuire a nuovi modi di conoscere e di apprendere“.

Viene quindi riconosciutao un’aliquota pari al 25% dei costi di produzione fino all’ammontare annuo massimo di 1 milione di euro a tutti gli studi di sviluppo italiani, a patto che tali fondi vengano investiti all’interno dell’Unione Europea.

Molto importante questo passo avanti per l’industria dei videogiochi italiana che vanta già sviluppatori di notevole successo. Il ministro infatti ha voluto porre l’attenzione in particolare sulle numerose start up under 30, ma non vanno affatto messe da parte le realtà di successo già esistenti.

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Il ministro ha dichiarato: “I videogiochi sono frutto dell’ingegno creativo ed è giusto che, analogamente a quanto avviene per il cinema e l’audiovisivo, possano ricevere un sostegno, se riconosciuti come opere di particolare valore culturale. In Italia il settore è in crescita esponenziale, con numerose start up di under 30 in grado di sviluppare prodotti di elevata qualità, attrarre le grandi produzioni internazionali e far crescere i giovani talenti. Si tratta di vere e proprie officine creative, che meritano ogni sostegno e possono contribuire a nuovi modi di conoscere e di apprendere“.

Viene quindi riconosciutao un’aliquota pari al 25% dei costi di produzione fino all’ammontare annuo massimo di 1 milione di euro a tutti gli studi di sviluppo italiani, a patto che tali fondi vengano investiti all’interno dell’Unione Europea.

Molto importante questo passo avanti per l’industria dei videogiochi italiana che vanta già sviluppatori di notevole successo. Il ministro infatti ha voluto porre l’attenzione in particolare sulle numerose start up under 30, ma non vanno affatto messe da parte le realtà di successo già esistenti.

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Il ministro ha dichiarato: “I videogiochi sono frutto dell’ingegno creativo ed è giusto che, analogamente a quanto avviene per il cinema e l’audiovisivo, possano ricevere un sostegno, se riconosciuti come opere di particolare valore culturale. In Italia il settore è in crescita esponenziale, con numerose start up di under 30 in grado di sviluppare prodotti di elevata qualità, attrarre le grandi produzioni internazionali e far crescere i giovani talenti. Si tratta di vere e proprie officine creative, che meritano ogni sostegno e possono contribuire a nuovi modi di conoscere e di apprendere“.

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