lunedì, Ottobre 2, 2023

Cinecittà: 300 milioni dal Recovery Plan

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Degli oltre 200 miliardi di euro destinati all’Italia attraverso il Recovery Plan, ben 300 milioni saranno allocati a Cinecittà. Come noto, è in fase di attuazione un piano di espansione della società, in primis raddoppiando gli spazi degli studios grazie al coinvolgimento della Cassa Depositi e Prestiti che possiede un terreno confinante a Cinecittà a Roma dell’ampiezza di quello attuale.

Dal’1 gennaio 2021, inoltre, Istituto Luce Cinecittà si trasformerà da Srl a Spa e questo passaggio permetterà a Luce di aprire ad altri soggetti pubblici oltre al ministero dei Beni culturali e a quello dell’Economia, dunque a Cassa Depositi e Prestiti.

«La Hollywood europea», le parole di Franceschini

Come riporta Il Messaggero, il ministro Dario Franceschini ha così ribadito l’importanza di questo progetto: «Raddoppieremo Cinecittà e faremo dell’Italia la capofila del mercato audiovisivo continentale. Non è fuori luogo parlare di Hollywood europea». Oltre ai 200 miliardi del Recovery Plan, Franceschini ha poi dichiarato che «abbiamo già previsto di investire 25 milioni di euro per costruire due nuovi teatri di posa».

La nuova governance

Ricordiamo che proprio nelle ultime settimane il Ministro Franceschini ha attuato delle nuove nomine ai vertici della società, con Chiara Sbarigia nel ruolo di Presidente e Nicola Maccanico in quello di amministratore delegato. «È una governance di altissimo livello destinata a garantire il salto di qualità che porta con sé altre scelte, come l’imminente entrata della Cassa Depositi e Prestiti nella compagine azionaria di Cinecittà».

La spinta del tax credit

Secondo Franceschini, un aiuto fondamentale per attrarre produzioni internazionali a Cinecittà e in Italia generale rimane il tax credit al 40%: «Abbiamo il tax credit più forte d’Europa».

Il Centro Sperimentale e la Cineteca nazionale

Una parte del Recovery Plan destinato a Istituto Luce Cinecittà sarà anche destinato per il rilancio del Centro Sperimentale di Cinematografia Cineteca Nazionale attraverso, tra gli altri, progetti di e-learning e digitalizzazione.

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Dal’1 gennaio 2021, inoltre, Istituto Luce Cinecittà si trasformerà da Srl a Spa e questo passaggio permetterà a Luce di aprire ad altri soggetti pubblici oltre al ministero dei Beni culturali e a quello dell’Economia, dunque a Cassa Depositi e Prestiti.

«La Hollywood europea», le parole di Franceschini

Come riporta Il Messaggero, il ministro Dario Franceschini ha così ribadito l’importanza di questo progetto: «Raddoppieremo Cinecittà e faremo dell’Italia la capofila del mercato audiovisivo continentale. Non è fuori luogo parlare di Hollywood europea». Oltre ai 200 miliardi del Recovery Plan, Franceschini ha poi dichiarato che «abbiamo già previsto di investire 25 milioni di euro per costruire due nuovi teatri di posa».

La nuova governance

Ricordiamo che proprio nelle ultime settimane il Ministro Franceschini ha attuato delle nuove nomine ai vertici della società, con Chiara Sbarigia nel ruolo di Presidente e Nicola Maccanico in quello di amministratore delegato. «È una governance di altissimo livello destinata a garantire il salto di qualità che porta con sé altre scelte, come l’imminente entrata della Cassa Depositi e Prestiti nella compagine azionaria di Cinecittà».

La spinta del tax credit

Secondo Franceschini, un aiuto fondamentale per attrarre produzioni internazionali a Cinecittà e in Italia generale rimane il tax credit al 40%: «Abbiamo il tax credit più forte d’Europa».

Il Centro Sperimentale e la Cineteca nazionale

Una parte del Recovery Plan destinato a Istituto Luce Cinecittà sarà anche destinato per il rilancio del Centro Sperimentale di Cinematografia Cineteca Nazionale attraverso, tra gli altri, progetti di e-learning e digitalizzazione.

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Dal’1 gennaio 2021, inoltre, Istituto Luce Cinecittà si trasformerà da Srl a Spa e questo passaggio permetterà a Luce di aprire ad altri soggetti pubblici oltre al ministero dei Beni culturali e a quello dell’Economia, dunque a Cassa Depositi e Prestiti.

«La Hollywood europea», le parole di Franceschini

Come riporta Il Messaggero, il ministro Dario Franceschini ha così ribadito l’importanza di questo progetto: «Raddoppieremo Cinecittà e faremo dell’Italia la capofila del mercato audiovisivo continentale. Non è fuori luogo parlare di Hollywood europea». Oltre ai 200 miliardi del Recovery Plan, Franceschini ha poi dichiarato che «abbiamo già previsto di investire 25 milioni di euro per costruire due nuovi teatri di posa».

La nuova governance

Ricordiamo che proprio nelle ultime settimane il Ministro Franceschini ha attuato delle nuove nomine ai vertici della società, con Chiara Sbarigia nel ruolo di Presidente e Nicola Maccanico in quello di amministratore delegato. «È una governance di altissimo livello destinata a garantire il salto di qualità che porta con sé altre scelte, come l’imminente entrata della Cassa Depositi e Prestiti nella compagine azionaria di Cinecittà».

La spinta del tax credit

Secondo Franceschini, un aiuto fondamentale per attrarre produzioni internazionali a Cinecittà e in Italia generale rimane il tax credit al 40%: «Abbiamo il tax credit più forte d’Europa».

Il Centro Sperimentale e la Cineteca nazionale

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«La Hollywood europea», le parole di Franceschini

Come riporta Il Messaggero, il ministro Dario Franceschini ha così ribadito l’importanza di questo progetto: «Raddoppieremo Cinecittà e faremo dell’Italia la capofila del mercato audiovisivo continentale. Non è fuori luogo parlare di Hollywood europea». Oltre ai 200 miliardi del Recovery Plan, Franceschini ha poi dichiarato che «abbiamo già previsto di investire 25 milioni di euro per costruire due nuovi teatri di posa».

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Ricordiamo che proprio nelle ultime settimane il Ministro Franceschini ha attuato delle nuove nomine ai vertici della società, con Chiara Sbarigia nel ruolo di Presidente e Nicola Maccanico in quello di amministratore delegato. «È una governance di altissimo livello destinata a garantire il salto di qualità che porta con sé altre scelte, come l’imminente entrata della Cassa Depositi e Prestiti nella compagine azionaria di Cinecittà».

La spinta del tax credit

Secondo Franceschini, un aiuto fondamentale per attrarre produzioni internazionali a Cinecittà e in Italia generale rimane il tax credit al 40%: «Abbiamo il tax credit più forte d’Europa».

Il Centro Sperimentale e la Cineteca nazionale

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